venerdì, maggio 30, 2008

Amazzonia, scoperta tribù di uomini rossi
























RIO DE JANEIRO - Una delle ultime tribù indigene del Sudamerica, ancora isolata dal resto del mondoo, è stata fotografata da un aereo in una remota zona della selva amazzonica, al confine tra Brasile e Perù. Le immagini mostrano una quindicina di persone, i volti dipinti con pigmenti rossi e armate di arco, che guardano con terrore verso l'alto. In una foto si vedono chiaramente i guerrieri che tentano di colpire il velivolo con le frecce.
PRESENZA DOCUMENTATA - La spedizione era finanziata dal governo dello Stato brasiliano di Acre e l'agenzia governativa che difende i diritti degli indios in Brasile, il Funai, ha detto che le foto sono state scattate e divulgate per dimostrare l'esistenza della comunità e impedire che l'industria mineraria illegale distrugga il loro territorio. L'organizzatore della missione e coordinatore del Fronte della Protezione Ambientale del Funai, Josè Carlos dos Reis Meirelles, ha spiegato che le foto dimostrano che «i meccanismi per proteggere queste popolazioni non sono serviti». Il gruppo è probabilmente il più numeroso di quattro tribù isolate che ancora rimangono ad Acre e di cui era documentata la presenza dal 1910. Secondo 'Survival International', un'organizzazione che si batte per i diritti degli indios, sono circa 40, in Brasile, i gruppi indigeni che ancora non hanno stabilito contatti con il mondo esterno. Ma si calcola che le tribù che non hanno mai o quasi mai avuto contatti con la civiltà siano un centinaio in tutto il mondo.

«CRIMINE CONTRO LA NATURA» - Di solito formate da poche persone (quasi mai oltre il centinaio), queste tribù vivono nei luoghi più remoti della terra, in regione inesplorate, in cui la civiltà non è riuscita ad arrivare: isole sperdute o nel cuore delle selve vergini di Sudamerica, Asia e Oceania. Oltre la metà sono concentrate in Brasile e Perù. Sono le popolazioni più minacciate del pianeta, messe a rischio dall'industria mineraria e da quella del legname che disbosca i territori dove abitano, spesso decimate da un contatto anche fugace con gli estranei: malattie innocue per gli occidentali risultano completamente nuove e quindi letali per loro. «Malanni facilmente curabili per noi, per loro sono fatali - spiega Fiona Watson, di 'Survival international' -. E queste popolazioni sono uniche: una volta sparite, lo saranno per sempre». «Quel che sta accadendo in questa regione è un crimine enorme contro la natura, le tribù, la fauna e non è altro che la testimonianza dell'assoluta irrazionalità con cui noi, i 'civilizzati', trattiamo il mondo» aggiunge Josè Carlos dos Reis Meirelles. Secondo lui le comunità fotografate sono minacciate dall'attività mineraria: «Tutta l'illegalità che si può immaginare accade nell'Amazzonia peruviana. Dal lato brasiliano, la gente riesce a vivere isolata e a evitare invasioni».

ora sti porelli che se ne stavano per i cazzi loro in un paradiso sono stati scoperti dall'uomo "civile" ! ! e mo' saranno cazzi loro! chissà quanto ci metteranno ad assumerli con un bel contratto interinale nel nuovo Mc Donald's delle amazzoni?!

martedì, maggio 27, 2008

maccio e gig..ehm maccio e parreglio!

Quando uno si informa è molto più difficile prenderlo per il culo!

Ogni Lunedì alle 14 qui!

La legge Levi-Prodi e la fine della Rete

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.
Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.
Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.
Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.

Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a :levi_r@camera.it

Fonte:www.beppegrillo.it

lunedì, maggio 26, 2008

PINO SCOTTO....idolo! ! !

cazzo sarebbero da postare tutti i suoi video! guardate anche gli altri che meritano.. che uomo cazzo!! asushaushuashauhsahsa...

sabato, maggio 24, 2008

Da livio piercing e marchi a fuoco!



Eccolo ovviamente il soggetto è il piu basilare possibile ma il risultato è ottimo chiunque voglia per un prezzo irrisorio ( e si il termocautere costa e consuma un botto di pile) e un po di sofferenza potrà averne uno! contattatemi numerosi!

ovviamente il primo l ho fatto sul parreglio

giovedì, maggio 22, 2008

GUARDATE STO TIPO,CHI VI RICORDA???

Cazzo raga,sto tipo è uguale identico ad Alessio il greco!!!!!Subito infatti mi sembrava lui,perchè sta foto è stata fatta al goha agli oscar cassini,però guardandolo meglio si vede che non è lui,o forse è lui ma dopo chissà quante birre.Chissà........

mercoledì, maggio 21, 2008

QUELLO CHE LA TV NON CI MOSTRA

Cliccate sul link sul titolo,vi si aprirà il video in windows media player

Ogni aereo, elicottero o mezzo corazzato dell'esercito americano dispone di uno o più registratori digitali, che memorizzano tutte le immagini esterne e tutti i dialoghi intercorsi fra i membri dell'equipaggio nelle varie operazioni. Quello che pubblichiamo, con sottotitoli in italiano, è un filmato che non doveva certo essere reso pubblico. Proviene da un AC-130, in missione notturna in Iraq. E' il vero volto della guerra, ed è anche il vero volto del nostro alleato. I morti passano, la Storia rimane. E noi stiamo passando alla storia, ancora una volta, da una parte che molto probabilmente in futuro non ci piacerà riconoscere, e che cercheremo in tutti i modi di "rivisitare" ad uso e consumo delle nostre coscienze. Ma certe immagini non si cancellano. Il filmato dura sei minuti, e mostra in realtà due diverse azioni, delle quali abbiamo sottotitolato tutto quello che siamo riusciti a capire. Ma il resto non è difficile immaginarlo.

Nella prima azione, che si svolge di notte, la telecamera è a raggi infrarossi, per cui gli esseri umani appaiono completamente bianchi. L'illusione di potersi nascondere nell'oscurità è, come vedrete, completamente fasulla. Se c'è qualcosa che turba profondamente, è questa schiacciante superiorità tecnologica unita al tono distaccato con cui si decide della vita e della morte altrui.

Segnalato da Mappa

martedì, maggio 20, 2008

MO BASTA MI SONO ROTTO CIRCA 3\4 DI MINCHIA



Ancora con sta storia???Madonna l'ignoranza al mondo è pesantissima
...e comunque potete far finta di non vedere, ma questi due generi condividono una bella parte di pubblico, e comunque hardcore è uno stile di vita,la musica non centra un cazzo.Siete voi che avete monopolizzato il termine hardcore e quindi appena si dice questa parola,vi sentite subito tirati in causa.Per fortuna che molte persone hanno meno steccati nelle orecchie che tanti in testa.
La musica è bella tutta,se fatta bene,è questo che in molti proprio non riescono a capire.
Poi ognuno la pensi come vuole per me è uguale
P.S. sarò un teknuso di merda ma mi reputo egualmente Hardcore

domenica, maggio 18, 2008

feel their pain 5.be there or be parreglio's autostrada del gusto

sabato, maggio 17, 2008

Nella feroce bufera di neve,
un uomo,
persistente e coraggioso prosegue sulla sua strada,
allietato dall affetto dei suoi compagni.

Josei Toda

NON SI PUò CADERE PIù IN BASSO...FABRI FIBRA ft GIANNA NANNINI

Sto video parla da solo

ERA UN BOTTO CHE NON POSTAVO.E COSA C'è DI MEGLIO PER RI-INIZIARE DI RADIOCASSADRITTA???

giovedì, maggio 15, 2008

Questa si che è arte!



Video segnalato da Mappa!

lunedì, maggio 12, 2008

- Justice - Stress

na mazzata.

Homer the FlandersKILLER 3








Questo dovevo postarlo per forza!

Istruzioni:
Con il MOUSE mirate le vostre vittime, e con il CLICK sinistro sparategli addosso.

Ps: non vi smangiate troppo!
_Lizard_

ER COLLE RITORNA!!PIU FORTE DELLE BOMBE


hahahaha!!!

giovedì, maggio 08, 2008

Che botta raga...