giovedì, luglio 30, 2009

Sequestra ladro e per 3 giorni lo usa come sexy toy

Nelle sue intenzioni sarebbe dovuto essere un colpo veloce. Un centro di bellezza pieno di donne indifese da allegggerire di gioielli e soldi. Niente di più sbagliato!

Da cernefice si è in fatti trasformato in vittima il ladro entrato nel centro di bellezza di Kaluga, pistola alla mano, intimando alle donne presenti di aprire la cassaforte e consegnare i propri beni.

Una delle dipendenti, esperta di arti marziali, lo ha disarmato, legato e portato in uno stanzino dal quale avrebbe dovuto chiamare la polizia.

Invece la donna ha deciso di percorrere ben altra strada. Ha sottoposto l’uomo ad una maratona di 3 giorni di sesso sfrenato e violento. Quando il sexy toy aveva dei problemi la donna gli somministrava del viagra, e via a ricominciare.

La donna, arrestata e incriminata per lesioni (l’uomo ha subito la recisione el frenulo del pene) e sequestro di persona, ha commentato:
Ma quale violenza, l’ho trattato come un re
Fonte:Crime Blog

martedì, luglio 28, 2009

Dedicata a tutte le biotch!



E comunque questo ragazzo ha del flow, prestate attenzione al testo di questa seconda...


giovedì, luglio 23, 2009

Severn Suzuki la ragazzina di 12 anni che zitti il mondo per 6 minuti (1992)

Human skateboard

martedì, luglio 21, 2009

ahahha olè.. risposta a Miss Simpatia

PARKART - 24 LUGLIO 2009 - 18:30 PZZA DEFERRARI - GENOVA

nuovoFlyercolore-01-01

venerdì, luglio 17, 2009

24-25-26/7 SUMMER RULLEZ PARTY,NORTH ITALY AREA

Photobucket

giovedì, luglio 16, 2009

SABATO 18 LUGLIO @ SAVONA




Stewie & Bryan watches 2girls1cup.

martedì, luglio 14, 2009

Miss Simpatia - Ciao Fibra


"perché non te lo metti tu il bikini?!? magari scopri che al rap preferisci far bocchini!!"
LOL ! !

lunedì, luglio 13, 2009

Un genio

domenica, luglio 05, 2009

Gorilla VS Pollo.........Chi vincerà la sfida??????




Immaginatevi di immaginare.............
Un giorno Brambilla Il Gorilla si incrociò per le vie delle foreste fatatek con Sbrollo Il Pollo.........
Viste le loro diversità e visto che,non era mai capitato che un pollo capitasse proprio nella foresta dei gorilla,i due si sfidarono in una battaglia epica e mozzafiato,roba da serie A della lega di combattimento fra Gorilla e Polli!
Dunque secondo voi chi vincerà fra i 2 e perchè soprattutto??????
A voi l'ardua sentenza su questo scontro che difficilmente vi capiterà di poter nuovamente decidere la sorte tra questi valorosi guerrieri.......
Si,non ho un cazzo da fare,è sabato ho appena finito di lavorare e non ho voglia di uscire.
Venghino Siore e Siori,venghino

sabato, luglio 04, 2009

HAPPY PAINT MUSIC & SUN


venerdì, luglio 03, 2009

ESILARANTE A DIR POCO


BITCH!

giovedì, luglio 02, 2009

questioni di punti di vista

(tratto dall'articolo che ha segnalato gianlu)


la paura è una marea torna indietro a chi la crea
http://paura.anche.no/

mercoledì, luglio 01, 2009

VICENZA 4 LUGLIO

Migliaia di bandiere al Dal Molin: yes, we can!

Evitiamo i giri di parole e le metafore che nascondono il significato vero delle frasi dietro alla loro interpretazione: sabato pomeriggio, con la manifestazione dell’indipendenza vicentina, vogliamo entrare al Dal Molin.
Sia chiaro: non perché ci piaccia l’idea di superare cancelli e recinzioni: avremmo preferito festeggiare la democrazia in piazza, con la musica e i balli, le nostre bandiere al vento e tante grasse risate. Ma, finora, democrazia non c’è stata e noi dobbiamo rinviare la festa che – ne può star certo il commissario Costa che avrebbe voluto vedere sradicato alla radice il dissenso locale - prima o poi organizzeremo.
Entrare al Dal Molin significa restituire la dignità calpestata alla città del Palladio; ma, anche, ristabilire con determinazione la differenza tra la condizione di cittadini – quali noi vogliamo essere – e sudditi del governo di turno. Perché quel che è in gioco a Vicenza, ancor prima della falda acquifera e del territorio, è la possibilità reale di noi donne e uomini di poter incidere sul futuro dei nostri borghi, dei nostri quartieri, delle nostre città.
É sufficiente dare uno sguardo ai 36 mesi di mobilitazione trascorsi per rendersene conto; una città che ha espresso la contrarietà con mille forme e tanti colori è stata svilita, calpestata, umiliata. Inascoltata quando è scesa in piazza; insultata quando ha chiesto di potersi esprimere, attraverso una consultazione popolare, ed è stata posta di fronte a un divieto; sbeffeggiata quando ha rivendicato il diritto di conoscere e le è stata negata anche la Valutazione d’Impatto Ambientale.
Petizioni, manifestazioni che hanno visto la partecipazione di una moltitudine di donne e uomini, studi, azioni simboliche, ricorsi giudiziari: tutto ciò è stato ignorato, ostacolato, criminalizzato da chi ha deciso a tavolino che a Vicenza si deve fare una nuova base militare. La democrazia è stata trasformata da pratica partecipativa ad atto burocratico, dove basta il timbro di un governo compiacente per rendere lecita la costruzione di una base di guerra in un territorio fragile e dall’equilibrio delicato.
Dunque, voler entrare al Dal Molin vuol dire alzare la testa; significa affermare che una pratica di governo che si fonda sull’imposizione e sull’esclusione non ha cittadinanza nella nostra comunità e ristabilire un diritto che, per tornare indietro di alcuni secoli, riconosceva già Spinoza laddove scriveva che, di fronte a una legge ingiusta, è legittimo che il popolo si ribelli al sovrano.
Sabato proveremo a entrare all’interno dell’area che gli statunitensi vorrebbero trasformare in base di guerra per piantare migliaia di bandiere NoDalMolin; lo faremo, come sempre, con le pratiche e le forme che hanno caratterizzato la mobilitazione vicentina: trasversalità, pluralità, creatività. Ma, anche, con tanta determinazione, consapevoli che praticare quest’obiettivo rappresenta la volontà di ristabilire democrazia laddove c’è soltanto imposizione.
Quel che è certo è che nel lungo corteo che si snoderà da via M.T. Di Calcutta ci sarà spazio per tutte e tutti: perché quel che più conta, al di là delle pratiche di ognuno, è condividere un percorso che fonda la nostra indipendenza dalle servitù militari. È il coraggio di esserci ancora una volta, anche se loro ci vorrebbero chiusi nelle nostre case, impassibili e passivi a quanto accade sotto le nostre finestre.
Siamo tanti piccoli sognatori e sabato torniamo in strada: indipendenza, dignità partecipazione. La terra si ribella alle basi di guerra.


http://www.globalproject.info/

fanculo all'anarchismo borghese (http://www.undo.net/cgi-bin/openframe.pl?x=/cgi-bin/undo/magazines/magazines.pl%3Fid%3D%26riv%3Dmilpiani%26home%3D1)