venerdì, settembre 29, 2006
mercoledì, settembre 27, 2006
martedì, settembre 26, 2006
lunedì, settembre 25, 2006
Giusto un po' più di informazioni

http://tmcrew.revolt.org/killamulti/index.htm
coca cola danone nike mcdonalds esso shell e un'altra infinità di multinazionali che sistematicamente violano i diritti fondamentali dell'uomo e della natura
domenica, settembre 24, 2006
sabato, settembre 23, 2006
venerdì, settembre 22, 2006
Partito per la rivalutazione del maschio
Una sorta di congrega di maschi repressi che cercano di difendere il maschio da una crociata nazi-femminista
www.maschio100x100.com
Personaggio del mese

And the winner is.............NANO!Vince lui per la sua capacità di ambientazione nella città dello sballo.Dopo neanche 1 settimana ecco come lo troviamo!Fantastico!
giovedì, settembre 21, 2006
il crucco a capo della chiesa cattolica
PURTROPPO DIMENTICAVA CHE:
-la Chiesa Cattolica non si è schierata contro il nazismo,anzi,facendo finta di non sapere cosa stesse succedendo(1930-1945)
-la Chiesa Cattolica ha collaborato,e non poco, con il Provvidenziale Governo Fascista(1922-1945)
-la Chieda Cattolica ha dato il via libera alla tratta degli schiavi dall'America all'Europa (1700-1800)
-la Chiesa Cattolica ha appoggiata sostenuto e finanziato rispettivamente 3 crociate contro gli infedeli nei tempi che furono
-la Chiesa Cattolica ha appoggiato sostenuto finanziato la "civilizzazione dei popoli stolti e senza fede".Conseguenze: un massacro di innocenti in Sud America, Africa, Asia(1800)
-la Chiesa Cattolica persevera nel diffondere ignoranza tramite il pretesto della fede
-la Chieda Cattolica predica umiltà e uguaglianza quando il suo Capo veste oro,seta,pelliccie e il valore di tutti i beni preziosi mantenuti nelle Chiese risolverebbe molti problemi riguardo alla fame nel mondo.
-la maggior parte delle elemosine offerte dai fedeli nelle chiese non vanno in mani caritatevoli ma servono per lavori di manutenzione degli stabili pontifici.

"Diciamo pure che odio ogni forma di Dio,Religione,Chiesa..si...possiamo dire così..."(cit)
a giorni il nuovo TROVA L'INTRUSO...bene attenti!
mercoledì, settembre 20, 2006
martedì, settembre 19, 2006
CONCERTI

DESTINAZIONE PIU' VICINA: SOLOTHURN, 04-12-2006
DESTINAZIONE PIU' ECONOMICA:LONDRA,01-12-2006
ORA?
www.persistencetour.de
SINKING SHIPS + SHOOK ONES + ALONE
2006-10-03 - SGA, Arese (MI)
STRENGTH APPROACH,TO KILL,The Enemy
2006-10-31: lab.buridda(via bertani 1),Genova
RUINER+ Stop Talking
2006-11-09: SGA ,Arese (MI)
RUINER+ Where Waves Rest + Watch Your Step + Alone
2006-11-10: Capolinea, Faenza
RUINER+ Watch Your Step + Access Denied + Altri
2006-11-12: Newroz, Pisa
SICK OF IT ALL + WALLS OF JERICHO
2006-11-23 - Trezzo D’Adda (Mi) @ Live Music Club
2006-11-24 - Pordenone @ Deposito Giordani
2006-11-25 - Bologna @ Estragon
2006-11-26 - Napoli @ Dual Beat
per maggiori info SAVEYOURSCENE.COM
go it alone
go it alone-cold winter
ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!
lunedì, settembre 18, 2006
boicotto
si parla di musica che non è musica e di rave ,e io non sono d'accordo.
c'è il link a siti porcografici e il link a un sito di gentaglia che fa la musica sopracitata
e poi non ci si capisce piu un cazzo.
si è creata una situazione non piu' controllabile e controllata che mi infastidisce e rischia di far apparire queste pagine come una presa per il culo
si,sono intollerante.
domenica, settembre 17, 2006
THE DREAM COME TRUE...IN YOUR ASS

Ecco cosa succede se non stai attento e non tieni i pantaloni della tuta legati bene...il tuo culo potrà essere profanato moooooolto facilmente...ahahah
mani che provano a palpare senza sosta....yeah..
Occhio a fare stage diving..Don't Try This at Home...
cosa ne rimarrà??

BENE, cinque anni dopo l'attacco terroristico (o presunto tale)al World Trade Center di New York, i media ogni 11 settembre sono invasi da un'orda di opinionisti,intelletuali,politici,esperti di ogni genere che vogliono spiegarci come è la situazione geo-politica mondiale. In sostanza noto come oramai l'informazione cerchi sempre di più di staccare l'uomo dalla propria forza di interagire-relazionare col mondo e con le persone. Dopo avercela menata per 5 anni su come gli USA stiano liberando il mondo dal male,usando spesso la MENZOGNA come mezzo principale di informazione,la situazione pare orami tranquilla in quanto i maggiori folocai di guerra dono stati "fermati",l'economia europea e nordamericana è in buono stato,il terrorismo islamico (il più temuto) ha subito grosse perdite e la democrazia sta espandendo i propri orizzonti(vedi Iraq e Afghanistan).Evidentemente le relazione che ho sentito nei vari Porta a Porta, Tg1,Tg5, Matrix e via dicendo non tiene conto che:
-i conflitti armati nel mondo sono una decina ,di cui almeno 3 riguardanodirettamente l'Europa e l'America(libano,iraq,afghanistan)
-israele continua nella sua operazione di forza in medioriente,con conseguente strage di donne bambini anziani
-l'ecomonia modiale è al collasso,l'80% delle risorse mondiale di acqua cibo e beni primari sono usati dal 20% della popolazione mondiale
-le multinazionali di maggior calibro in ambito petrolifero stanno depredando l'africa e il medio oriente,arrivando a sgomberare se non uccidere intere tribù per costruire nuovi pozzi di denaro.
-i dati sul lavoro confermano una crescita del lavoro minorile e dello sfruttamento,salari minimi non rispettati e cio' non solo nel Terzo Mondo ma anche in Italia.
Questo è niente in confronto alla mole di cio' che ci sarebbe da approndire, ma è troppo sbatti quindi lascio a voi la voglia di andare a informarivi.
PER SAPERE UN PO DI VERITà IN PIU' SULL'11 SETTEMBRE E ALTRI INTERESSANTI COSE
\\what exactly are the great historical accomplishments of "your" race that make you proud to be white? Capitalism? Slavery? Genocide? Sitcoms? Guns? War? Pollution? Addiction? NAFTA? Thigh-Master? This is your fucking white-history, my "friend".\\ Propagandhi
sabato, settembre 16, 2006
UN SALUTO AI MIEI REGAZ...

Ci conto regaz...Spero che passino in fretta questi dieci giorni, mi scoccia un casino tutta sta storia ma spero che questa sia l'ultima salita che fa strada ad una lenta e tranquilla discesa, per far tornare tutto come prima...a presto..

YEAH....
Chi vuole sbattezzarsi???
I rave.perchè disprezzarli?Io sono un raver,e me ne vanto

Il rave, attraverso l'esperienza dell'ebbrezza collettiva, crea un annullamento temporaneo delle identità e dei ruoli consolidati, suggerendo la necessità di una loro ridefinizione. Quanto più quest'esperienza viene pianificata, quindi codificata, in modo tale da essere funzionale ad interessi anche direttamente economici, tanto più ci avviciniamo alla categoria di rituali previsti per la conservazione della gerarchia sociale dal sistema capitalista. Tali rituali sociali costituiscono la risposta al bisogno insopprimibile di sfondamento dell'individuale nell' indistinto della folla, che deve avere un suo tempo e un suo luogo deputati e soprattutto deve essere controllato : la partita di calcio è l'esempio più appariscente e allo stesso tempo più contradditorio, visto il permanere di un residuo margine di imprevedibilità e di incontrollabilità. Lo svolgimento dovrebbe rispondere a comportamenti predefiniti che vanno a costituire da una parte le regole del gioco, dall'altra le funzioni che il giocatore e lo spettatore sono tenuti a interpretare. Questi rituali sociali coincidono con il momento "festivo" opposto e complementare al ciclo feriale. La "vacanza" é il periodo festivo per eccellenza, stabilito, fissato nella sua durata, durante il quale possiamo confonderci con gli altri, lasciarci andare alla socievolezza, alla convivialità. A mio modo di vedere ciò che distingue il rave illegale è proprio l'assenza di questo preciso carattere rituale, in barba agli antropologi e ai sociologi di "tendenza" che vogliono spiegare questi eventi attraverso concetti ammuffiti tipo neo-tribalismo, trance, sciamanesimo e quant' altro. Il rito "primitivo" cerca di (ri)stabilire, in comunità circoscritte, una coesione sociale e un equilibrio individuale. Sin dalle origini della civiltà l' abolizione rituale-festiva delle differenze è servita al rinsaldamento dell' ordine gerarchico , a rendere accettabili le differenze stesse. Nelle complesse società occidentali di oggi l'edonismo è la forma rituale attenuata ,"laica". Il techno-party gestito orizzontalmente agisce precisamente e conflittualmente su questo terreno tentando di sfondare la nozione di festa, immettendole elementi di rottura , di critica , di sperimentazione. Il momento ludico diventa capace di creare disordine e crisi nello stesso apparato che gestisce il divertimento.L'allarmismo isterico degli operatori delle discoteche (vedi il signor Bornigia, patron del Piper e di altri locali romani),che temono di perdere clienti mentre dicono di preoccuparsi per la sicurezza e la salute dei giovani,lo dimostra sufficientemente.
Mentre il rave commerciale può essere paragonato ad una vacanza in un villaggio turistico o comunque pre-organizzata, un consumo del tempo libero, il rave illegale rappresenta una sorta di vacanza fai-da-te, nel senso che comporta un'attitudine dei viaggiatori all'esplorazione. Da un punto di vista più strettamente economico, il rave commerciale può avvicinarsi ad una ipotetica "società a responsabilità limitata", quello illegale ad un altrettanto ipotetica "società a responsabilità illimitata". Ciò non vuol dire che la scena illegale e quella commerciale rimangano come due mondi separati non comunicanti : al di là di queste distinzioni, il rave in generale costituisce un intreccio complesso e mutevole di implicazioni sociali, politiche, culturali e non solo, come spazio e tempo privilegiati della mescolanza, della trasversalità culturale, è irriducibile a qualsivoglia tentativo di indagine o analisi specialistica e allo stesso tempo la sua complessità fa sì che costituisca comunque un terreno sul quale convergono stimoli e interessi (diversi), spesso lontani fra loro, se non in conflitto.
La scena techno si è sviluppata seguendo direzioni inedite e imprevedibili se confrontate con le storie recenti - e ancora in atto - di altri fenomeni musicali. E possibile individuare, durante gli anni '80, correnti specifiche e collegarle a contesti, a luoghi altrettanto specifici. Sicuramente il punk ha rappresentato una attitudine nei confronti della musica che comportava la rivendicazione di una scelta esistenziale - tale scelta si manifestò in un primo tempo attraverso la provocazione come tentativo di rendersi visibili (le irruzioni nello show-business), più tardi attraverso la conflittualità come azione sociale, sia offensiva che difensiva. L'urgenza di difendere il proprio stile di vita evidentemente è stata prioritaria fino ad ora: il movimento del '77 e le successive esperienze delle occupazioni, dei centri sociali, hanno certamente un legame forte con il punk come cultura underground. Il termine "underground" può essere utile per definire situazioni che si muovono all'interno di queste esigenze opposte e complementari: da una parte uscire fuori, dall'altra preservare la propria identità, sopravvivere con la propria diversità. Aprirsi o chiudersi.
Il successo mondiale di "Never mind" dei Nirvana (1991) sigla ufficialmente l'ingresso del punk, nelle sue potenzialità di prodotto commerciale, nel "main stream" del pop con ben 14 o 15 anni di ritardo: solo che ora si chiama "grunge" ed entra nel rumore massmediologico come "nuova tendenza giovanile" e nel mercato discografico, come categoria musicale che costituisce un preciso settore di vendita il cui consumatore è identificabile mediante sofisticate strategie di indagine di mercato. Tuttora il genere "funziona", soprattuto la sua versione più scanzonata e scacciapensieri, vista la popolarità di gruppi come Green Day, Offspring, No Fx ecc. . "L'impiego quotidiano della musica come colonna sonora commerciale" fa sì che "per l'importanza della musica popolare il nostro secolo è inscindibilmente legato all'uso di essa da parte degli altri mass media - radio, cinema, tv, video - cosicchè l'organizzazione ed il regolamento di questi plasmano le possibilità del pop". 1 Il sistema capitalistico ha imparato molto bene l'arte del riciclaggio ed è il primo a decontestualizzare ed a cambiare di segno la musica. I prodotti musicali devono fare i conti con il loro possibile ri-uso a scopo commerciale: almeno potenzialmente, una volta uscito un disco qualsiasi ha delle concrete possibilità di venire utilizzato come sottofondo.Gli spots dei servizi sportivi di Tele Più 2 sono commentati musicalmente con il meglio di quella che viene definita "scena alternativa". Oggi questo processo si è velocizzato(il punk era particolarmente indigesto,di conseguenza la sua metabolizzazione è stata più lenta) e riguarda tutta la musica, per questo mi sembra oramai impossibile distinguere fra pop e avanguardia. Un aspetto che distingue alcune vicende musicali degli anni '80 è proprio (come nel caso stesso dei Nirvana) l'involontarietà, autentica o simulata che sia, il disinteresse dimostrato, a volte ostentato dall' "artista" rispetto al proprio successo, alla propria popolarità. Ancora oltre, rappers come Snoop Doggy Dog hanno costruito la loro fortuna sull' immagine da criminali (che apparentemente si rivolgono ad altri criminali). In un certo senso più si comunica con un pubblico ristretto cosicchè esso si possa identificare e sentire un'appartenenza, più è facile che in un breve volgere di tempo si crei una categoria, una tendenza identificabile e utilizzabile commercialmente. L'autenticità e la simulazione finiscono così per essere difficilmente distinguibili.
Se per "fenomeno musicale" si intende appunto una categoria o un genere musicale che vende dischi e che sia riferibile ad un contesto preciso, la scena techno non può definirsi tale: il suo sviluppo, la sua crescita, il suo "successo", non dipendono dalle vendite dei dischi, dal fatto di rappresentare un buon prodotto commerciale; inoltre non è possibile identificare in maniera precisa i suoi acquirenti, tantomeno i suoi luoghi deputati in quanto essi vengono cercati, creati, oppure semplicemente vissuti di volta in volta in modo diverso. Un rave in una discoteca è quasi una contraddizione di termini.
Il raver non è un fan
Il raver cioè non è (ancora) identificabile come acquirente da strategie di mercato.
Non c'è dubbio che senza ravers, i Djs e i gestori dei locali da ballo, non avrebbero guadagnato così tanto denaro; si potrebbe dire lo stesso per una qualsiasi band di successo senza i suoi fans. Ma il fan appunto, come affezionato dell'artista o di un determinato genere musicale, è in primo luogo un'acquirente di dischi. L'house, la techno e tutte le sottoetichette rappresentano un settore in controtendenza del mercato discografico. Mentre si è ormai da tempo imposto il CD come supporto-formato privilegiato, i mix di musica techno vengono venduti prevalentemente in vinile; questi non sono facilmente reperibili perchè il numero di copie stampate è piuttosto basso in quanto costituiscono un "esclusivo" strumento di lavoro per i Djs, i quali anche quando sono essi stessi produttori di musica, devono fondamentalmente lavorare dal vivo per esprimersi al meglio. Per il pubblico più vasto ci sono le compilations in CD pre- mixate dai Djs di grido, i singoli brani sono spesso accorciati secondo uno standard di durata medio, in modo da fornire la colonna sonora di un eventuale mini rave casalingo. Gli albums sono più facilmente reperibili,ma non suonano forte e potente come i singoli su vinile . La produzione di musica è legata al contesto della pista da ballo, situazione riproducibile all'infinito anche a livello immaginativo: ciò che conta é l'immediatezza dell'efficacia ritmica delle tracce sonore,anche per le versioni più estreme e rumoriste di techno.La cassa della batteria elettronica è l'elemento di continuità,il perno di questa musica. Un'altra fonte di diffusione e di guadagno sono i passaggi radiofonici : molte radio in italia hanno smesso di essere contenitori musicali per specializzarsi , facendo condurre le trasmissioni ai Djs più quotati del momento.
In secondo luogo il fan è uno spettatore, mentre il raver non è assimilabile allo spettatore del concerto; il rave rappresenta il superamento della performance "live", la quale prevede la presenza di uno o più protagonisti sul palco e di un pubblico che si gusta l'esecuzione. L'esecuzione musicale assume durante il rave valenze del tutto diverse, il Dj manipola musica registrata, di solito la consolle è molto più "nascosta" rispetto al palco, la folla non si è radunata per guardare verso un' unica direzione, semmai per guardarsi, quindi per farsi guardare.
Tradizionalmente la canzone è costruita formalmente attorno al testo, assegnando così un ruolo predominante alla comunicazione verbale. La parola ha però assunto sempre più valore di puro suono: la tecnologia elettronica permette di ricreare, di campionare, di decontestualizzare la voce umana e nella techno la parola è andata progressivamente scomparendo, favorendo lo sviluppo di modalità comunicative meno facilmente definibili . Nel 1990 in un pezzo prodotto a Londra ( " Maggie's last party ", Very Important Minister) uno degli ultimi sproloqui come ministro in carica di Margareth Thachter contro gli acid-parties veniva campionato, spezzato, ripetuto diventando un eccitante sproloquio a favore delle feste illegali.
La condivisione dell'eccitazione (determinata dalla prestazione dei musicisti) tipica della situazione del concerto si trasforma nel rave in un moltiplicarsi esponenziale di inputs, di stimoli che si riproducono; ognuno è protagonista ricevendo e trasmettendo energia. In questo contesto la musica finisce per costituire un sottofondo. Musica di sottofondo che esplode,musica immaginifica, portatrice di immagini, capace di lasciare un maggiore margine creativo alla fantasia del corpo e della mente di chi ascolta,aiutato dal supporto di uno spazio sonoro.
Le colonne sonore dei films, degli spots pubblicitari televisivi e radiofonici, i motivetti elettronici dei videogames, la musica (muzak) per ascensori, per supermercati, per piscine e quant'altro, hanno un referente obbligato: servono ad accompagnare un prodotto commerciabile o un momento che rientra nella gestione dell' attività produttiva (la stessa new age che sembra fatta apposta per liberi professionisti giovanili e stressati). Affrontare la valutazione dei margini residui di creatività artistica è un'altra questione, comunque credo che la colonna sonora di un film è tanto più evocativa quanto meno è vincolata alle immagini, agendo cioè parallelamente, in contrappunto rispetto ad esse.
Il riciclaggio, la frammentazione di questi suoni , dall'avvento del campionatore e ancora prima delle tecniche di "taglia e cuci"con i giradischi e i mixer, dà loro nuova vita:se accostati a rumori ambientali e appoggiati sopra una scansione ritmica predominante nella sua costanza,operano in maniera più sotterrana , creando effetti di feedback emotivo spesso subliminale. Tutti i suoni sono utilizzabili.La diffusione di tecnologia,anche quella più "bassa", costituisce un'occasione di vendetta e di espressione per l'ascoltatore.
Il rave rappresenta a suo modo la realizzazione di ipotesi di ricerche da lungo tempo sperimentate.
Mentre i compositori del passato intendevano comunicare un determinata impressione estetica, e per farlo miravano alla chiarezza, subordinando il dettaglio alla melodia e al ritmo di ampio movimento, con un apporto accuratamente sfumato tra certezze e ambiguità, gli autori d'avanguardia preferiscono la saturazione e la prolissità dei fenomeni musicali con la finalità di cancellare le proprie tracce e quindi di creare quello che può essere definito un effetto magico. Questa musica va percepita istantaneamente in uno stato di shock creato da alterazioni rapide o in stati quasi onirici creati dall'estensione apparentemente senza fine di schemi pressochè identici che si ripetono costantemente. La musica deve circondare costantemente l'ascoltatore, eliminando così il divario convenzionale tra mittente e destinatario. Alcuni ritengono che il suo effetto sia migliore nella musica registrata, con gli alti livelli sonori e gli altoparlanti di alta qualità impiegati, che estendono (e talvolta trasformano) le posizioni e la distribuzione dei suoni. L'ascoltatore è dunque materialmente immerso nel suono. Non è neppure richiesta un'attenzione esclusiva: il compositore spera di creare una nuova comunità, forse un nuovo mondo, e non di trasmettere informazioni specifiche.
Alexander Goehr
compositore inglese, insegnante della facoltà di musica dell'Università di Cambridge. In questo passo viene testimoniato uno spostamento di interesse da parte del compositore: il suo sforzo non è più volto ad esprimere pienamente il proprio talento secondo codici consolidati, piuttosto la ricerca è volta a creare i presupposti per coinvolgere l'ascoltatore in un'esperienza fisica e quindi più immediatamente emotiva. In senso più generale, l'attegiamento delle avanguardie artistiche di questo secolo mostra la necessità di superare la concezione aristotelica /occidentale dell'arte: l'opera d'arte intesa come mimesi, imitazione - rispecchiamento di un riflesso - porzione di realtà, rappresentazione compiuta nel suo sviluppo preordinato dall'autore, di fronte alla quale il pubblico non può far altro che porsi come spettatore.
Tale necessità testimonia la consapevolezza del fatto che tutta l'arte è diventata prodotto, un prodotto atto ad allietare, o a lenire il dolore, della società dei consumi e dello spettacolo. In altri termini l'esperienza estetica non è più grado di fornire un'esperienza reale anche per un problema, diciamo così, congenito: l'attenzione, l'immedesimazione, lo stesso trasporto emotivo, poggiano sulla consapevolezza che questa esperienza non può turbare più di tanto il nostro fragile equilibrio, soprattutto fisico. Siamo insomma al sicuro da sorprese.Inoltre la fruizione dell'opera d'arte è individuale.
La minimal music, la generazione successiva a quella di John Cage, (P. Glass, T. Riley, S. Reich, ed altri ) tenendo presente le ricerche sul suono dalle sperimentazioni dei futuristi (l'intonarumori di Luigi Russolo per esempio) in avanti, ridefiniva gli schemi musicali usando la tecnologia elettronica privilegiando la ripetizione, la variazione intesa come alternanza anche casuale di entrata e uscita delle singole parti, senza interessarsi alla costruzione-progressione coerente di un tema melodico. L'intento era quello di fornire un ambiente sonoro all'interno del quale muoversi, spostarsi, esplorare, fare esperienza immediata. Da un punto di vista strutturale sono innegabili le influenze delle culture musicali tradizionali o extra-occidentali legate alla danza, ai fenomeni della trance, dell'esperienza estatica, del rituale. Le cerimonie di cui si interessava l'antropologia durante gli anni '60 e '70, il fatto che mostrassero una coincidenza fra il momento del rituale e quello dello spettacolo qualificandosi come qualcosa di più profondo dell'intrattenimento, spinsero gruppi come il Living Theatre, il Performance Group, sperimentatori come Allan Kaprow, a creare eventi, happenings aperti, passibili di sviluppi diversi, capaci di situarsi sulla soglia, sul limite fra il "per finta" e il "per davvero" e di irrompere nella consuetudine quotidiana mettendola beneficamente in crisi. La scommessa era coinvolgere lo spettatore in una performance collettiva che gli permettesse di ritrovare e riprovare la dimensione corporea e ludica, di sperimentare una trasformazione in atto.------Il legame di queste ricerche con i rituali tradizionali non è ovviamente un legame di continuità in quanto tali manifestazioni culturali,come ho già detto, hanno il fine di (ri)stabilire la coesione sociale di determinate comunità seguendo un preciso percorso simbolico.L'evento performativo, oltre a svolgersi per lo più in contesti urbani , ha un carattere sperimentale non prevedibile.--------
Il rave, rispetto a questa evoluzione dell'evento spettacolare come momento di aggregazione partecipe, aggiunge un elemento più dichiaratamente edonistico - la danza come ricerca del piacere estatico,collettivo. La cultura techno si è abilmente inserita in un settore ben collaudato dell'industria del divertimento: la scena "dance".Gli operatori delle discoteche italiane hanno immediatamente capito che dovevano appropriarsi di questa tendenza prima di altri per poterla sfruttare al meglio. Così è stato: a parte la riviera romagnola, quella veneta e quella toscana,ben fornite di strutture adatte,c'era bisogno di spazi sempre più grandi, così hanno cominciato ad affittare edifici industriali, tendoni, megabalere, decentrandosi rispetto al contesto urbano. Nell' estate del '91 a Roma fu organizzato un rave alla Città del Mobile di nonno Ugo Rossetti, lo stesso spassoso personaggio che da un emittente privata proponeva graziose "cammerette" per ragazzi ed eleggeva ogni anno "la donna più bella del mondo"( fu insignita del titolo anche Moana Pozzi, all'inizio della sua carriera). Fascisti riciclati come Chicco Furlotti erano e sono tuttora i promotori di rave legali: costoro pretendono di rassicurare le mamme apprensive con l'affermazione della loro professionalità, parlano di anti-proibizionismo in materia di orari di chiusura ma si guardano bene dal farlo riguardo alle droghe. Tale perbenismo ipocrita fa sì che in questi locali sia molto più complicato fumarsi una canna in santa pace che consumare trip o ecstasy.Queste droghe sono relativamente nuove, ma si differenziano per la loro praticità: non richiedono cioè alcun rituale di preparazione,possono essere semplicemente ingerite come un qualsiasi psicofarmaco risultando così meno visibili.Su questa consapevolezza contano gli organizzatori per rivendicare una legalità di facciata che garantisce loro lauti guadagni. Alcuni locali notturni celebrano il rito della trasgressione riproponendo la gerarchia sociale della quotidianeità: nei lussuosi priveè vengono ospitati gratuitamente vip freschi e riposati che sorseggiano i loro drinks e magari consumano droghe di ottima qualità, mentre nell' arena pischelli che hanno pagato lire 50.000 di entrata spesso e volentieri si scannano fra loro. Se si aggiunge un apparato repressivo di buttafuori culturisti pronti a punire qualsiasi eccesso si capisce bene come questi luoghi siano pieni di violenza e conflittualità a stento controllate.La vendita indiscriminata di superalcolici (che malissimo si accoppiano con le droghe sopra citate) testimonia il disinteresse totale per il benessere dei partecipanti. L'atmosfera di sensualità liberatoria propagandata consiste in una squallida esibizione (retribuita) di stereotipi erotici degna delle veline di "Striscia la notizia", accentuando la frustrazione.
Per contro la condivisione di responsabiltà dei partecipanti ad un rave illegale crea un atmosfera che realmente si può dire empatica.L'abolizione delle differenze riesce a concretizzarsi , sospesa ad un filo ma tangibile.
Alle mie orecchie la stessa musica suona diversa, a seconda che io mi ritrovi ad un illegale o ad un commerciale. É l'utilizzo che cambia le cose.
Da un punto di vista musicale la techno fa esplodere il concetto stesso di pop, tutto questo continuo rumore di sottofondo commerciale, comunicativo, industriale, urbano, creando uno spazio sonoro che ci fa compiere un accellerazione temporale portandoci in un futuro prossimo, testando i nostri livelli di tolleranza in previsione di un' ulteriore esasperazione dei ritmi di vita. Il piacere è determinato dal propellente ritmico.
L' armonia, la melodia, il groove, che ancora rimanevano nell'house sono quasi spariti. Il caos ricostruito tecnologicamente e ordinato ritmicamente in modo da imparare a muoversi meglio all' interno di esso. L'impulso ritmico incessante crea una tensione che non si risolve ed è questo che ci procura piacere, come in un interminabile preliminare amoroso .
Arthur Kessler, "The ghost in the machine", 1975?
"We are best at bashing each other's brains out. And since that's no longer appropriate - if it ever was - we need a drug to make us able to live in ways that we must live togheter if we're going to have cities of 10 million people and a global civilization".
venerdì, settembre 15, 2006
Narkotek:Due uomini nati per fare tekno

Ed ecco arrivato un cd che tutti gli amanti della tekno(non quella merda da discoteca ma tekno seria) aspettavano da tempo!Free party is not a crime è il nuovo disco di Guigoo & Kefran che con il loro sound sempre eccezionale sono riusciti a stupirmi ancora una volta!La loro musicalità,che tra l'altro migliora di anno in anno,è davvero coinvolgente e state sicuri che loro sono una delle tribe che non possono annoiare,anzi,ti fanno ballare per ore e ore senza fartene rendere conto.una sola parola per loro:BESTIALI!
ANNUNCIO IMPORTANTE

LINO VS NINFOMANE

per sua fortuna(!?!) ha avuto un incontro ravvicinato con un essere del sesso opposto e sopratutto ninfomane, un'arrapata, una strappona con troppa voglia di cazzo che se lo è prosciugato...
adesso non scendo nei dettagli perchè sarebbe un azzardo al buon senso e un'insulto per il blog.quindi lascio a voi libera immaginazione..secondo voi come è andata???eheheheheheheh
Bella Fedo!!!!!siamo stati aggiunti ai link del fantastico blog rep di StreetsOfImperia!!!
yo uomo!!!
giovedì, settembre 14, 2006
ecco come si finisce su una recensione
a Bassano del Grappa il 12-05-2006
(...) All’urlo di “Good evening everybody!! We are The Banner from New Jersey” si apre la nostra serata “musicale” all’insegna di un sano Hardcore-Punk!!!
Spettacolo divertente il loro…piacevoli da ascoltare, onestamente dotati nel suonare, e SICURAMENTE MOLTO APPREZZATI DAI QUATTRO IRRIDUCIBILI DEL "VIOLENT DANCING"!!!! (Certo a questi ultimi ricorderei l’importanza dello stretching prima dello sport, aumenta notevolmente le prestazioni ...eheheh…).
Unica nota negativa dei “The Banner ” credo sia la presenza scenica del cantante, che seppur svolga il suo “compito canoro” in maniera soddisfacente, di certo non è esattamente uno spettacolo a vedersi…(....)
ED ECCO I FAMIGERATI 4:

SENZA DIMENTICARE ASSOLUTAMENTE: Fabri,Pol,Miki
E SOPRATTUTTO: AI CONCERTI BISOGNA SUPPORTARE,NON STARE A BRACCIA INCROCIATE SCUOTENDO LA TESTA E POI CORRERE A COMPERARE MAGLIETTE FELPE CAPPELLINI E QUANT'ALTRO
BELIEVE!
NEWS, NEWS, NEWS
Ne approfitto per aggiornarvi con il:
BOLLETTINO DEL TEMPO DI SANREMOCITY
Ragazzi miei..il brutto tempo continua..nei nostri dintorni il maltempo ha gia creato disagi..e la pioggia continua..sarà una serata bagnata!!!!a presto...
Cari amici,così non va!!!!
VIVISEZIONE: come esaltare l'ignoranza dell'UOMO

QUESTA è LA CULTURA CHE CI VOGLIONO INSEGNARE
Ogni anno centinaia di milioni di animali vengono uccisi durante esperimenti di vivisezione. Ogni campo della ricerca medico/scientifica utilizza questa tecnica, sebbene i risultati che si ottengono sono sbagliati o fuorvianti. Fisiologia, patologia, genetica, farmacologia, tossicologia, chirurgia, psicologia, sono soltanto i principali campi in cui si compiono esperimenti di vivisezione. Sugli animali però vengono anche testati pesticidi, cosmetici, armi chimiche, ossia sostanze che non servono al progresso scientifico.
Come mai tanti ricercatori impiegano ancora questo metodo che non è mai stato dimostrato essere scientificamente valido? Quali interessi permettono che, nell'era del computer, si utilizzino ancora gli animali per ricavare dati riguardanti gli esseri umani? Lo scopo di questo opuscolo pertanto non è solo quello di presentare le argomentazioni scientifiche ed etiche del movimento antivivisezionista, ma anche spiegare quali interessi permettono la sopravvivenza di un metodo di ricerca crudele e scientificamente non valido.
COS'E' LA VIVISEZIONE
Per vivisezione si intende un esperimento in cui vengono impiegati animali. I vivisettori invece preferiscono il termine più neutro di sperimentazione animale. In realtà esistono ricerche in cui, pur non compiendo una "sezione da vivo", l'animale subisce un notevole grado di sofferenza. Ad esempio nel campo della psicologia si condizionano gli animali a comportarsi in una certa maniera sottoponendoli a ripetute scariche elettriche attraverso il pavimento della gabbia. La sofferenza inoltre comincia prima dell'esperimento, quando si sottraggono gli animali dal loro ambiente naturale. Quelli invece nati negli allevamenti subiscono dal primo giorno di vita le condizioni innaturali della stabulazione, ossia della permanenza nella gabbie. La vita di questi animali è scandita dai ritmi imposti dai ricercatori. Hanno spazi ristretti, solitamente non possono socializzare e per questo motivo vengono isolati dal loro simili, mangiano quando e come vogliono i ricercatori, spesso restano in stanze perennemente illuminate artificialmente e non vedono mai la luce del sole. L'inizio dell'esperimento porta spesso gli animali ad un lungo calvario che termina con la morte. Nessuna specie viene risparmiata: topi, ratti, conigli, uccelli, pesci, ma anche cani, gatti, scimmie, bovini e cavalli. Secondo i dati ufficiali in Italia ogni anno vengono vivisezionati più di 1.000.000 di animali, in Gran Bretagna circa 3.000.000, negli USA 20.000.000, nel mondo 300.000.000/400.000.000. Si compiono esperimenti nelle Università, negli ospedali, in Istituti di ricerca pubblici e privati (ad esempio associazioni per la ricerca delle più svariate malattie), nelle industrie di ogni genere. Tutti i prodotti, prima di essere commercializzati devono, per legge, essere testati sugli animali: farmaci, cosmetici, pesticidi, ma anche olio per i motori delle macchine, additivi alimentari, prodotti per l'igiene della casa, inquinanti ambientali e tanti altri. E' sufficiente questa osservazione per capire l'entità del fenomeno. Le modalità con cui vengono compiuti gli esperimenti sono le più svariate: gli animali sono avvelenati, ustionati, accecati, shockati, affamati, mutilati, congelati, decerebrati, schiacciati, sottoposti a ripetute scariche elettriche attraverso elettrodi conficcati nel cervello e infettati con qualsiasi tipo di virus o batterio, anche quelli che non colpiscono gli animali, come il Treponema Pallidum per la sifilide o l'HIV per l'AIDS. Per non disturbare i ricercatori a volte gli animali sono stati persino devocalizzati, ossia gli sono state tolte le corde vocali in modo da impedirgli di urlare. Comunque, secondo i dati britannici, che sono gli unici al mondo ad essere piuttosto attendibili, nel 70% circa degli esperimenti gli animali non vengono anestetizzati e nel 30% rimanente, solo ad una parte viene somministrato almeno qualche antidolorifico. Insomma vivisezione vuol dire rendere gli animali oggetti da utilizzare a proprio piacere e per i propri scopi, ignorando la loro sofferenza e il loro
diritto ad essere rispettati.
GLI INTERESSI LEGATI ALLA VIVISEZIONE
La vivisezione sopravvive non perché contribuisce al progresso scientifico, ma perché è utile a chi la pratica. I vantaggi che si ottengono sono sostanzialmente economici e di carriera.
Intorno alla vivisezione ruotano molti soldi direttamente legati all'allevamento e alla stabulazione degli animali da esperimento, oppure alla loro cattura (per esempio le scimmie), nonché alla produzione di tutto il necessario per il loro mantenimento e infine per l'esecuzione degli esperimenti. Ma è a livello industriale che si concentrano i maggiori interessi. Grazie alla vivisezione infatti le industrie farmaceutiche si tutelano dalle possibili denunce di quanti hanno subito effetti collaterali dei farmaci assunti. Inoltre l'estrema variabilità dei risultati permette di ottenere quanto desiderato semplicemente cambiando la specie su cui si compie l'esperimento. Così le industrie farmaceutiche possono dimostrare praticamente l'utilità o l'innocuità di qualsiasi sostanza.
Anche a livello universitario però la vivisezione fornisce significativi vantaggi a chi la compie. Gli esperimenti sugli animali permettono infatti facili e veloci pubblicazioni su riviste scientifiche, condizione questa necessaria e indispensabile per compiere altrettanto facili e veloci carriere universitarie, fonte a loro volta di fama e soldi.
Esistono però anche molti scienziati in buona fede che, abituati a ritenere la vivisezione utile al progresso scientifico, non sono in grado di mettere in discussione questo dogma. Questa visione antistorica della ricerca viene insegnata già al primo anno delle Facoltà scientifiche e rinforzata in seguito. Così lo studente al momento della laurea, pur avendo gli strumenti scientifici adeguati per farlo, non sarà più in grado di mettere in discussione l'utilità della vivisezione.
inizio a rifiutare la logica umana del "basta che mi arrivino i soldi in tasca,del resto me ne fotto"!
per meglio informarsi: www.infolav.org
www.xmx.it/vivisezione.htm
www.petatv.com
www.lcanimal.org
ps: sono sicuro che molti cosiddetti scienziati appena tornato a casa salutano il loro fedele cane, danno un bacio a quella sporca puttana della moglie, abbraccia i figli e si siede atavola tranquilo come se niente fosse successo..e io credo nell'estinzioni di tali persone.
I Super Eroi al Cinema...Inarrestabili...
X-MEN 3 - CONFLITTO FINALE

l'ultimo capito della saga iniziata da Brian Singer, la storia continua e in modo rovinoso per il mondo dei mutanti...un film gradevole, gli effetti speciali sono di alto livello e per molti altri aspetti è una buon lavoro, il cast, la fotografia e la trama, che per gli appassionati di fumetti risulterà un po modellata in formato cinema.
GHOST RIDER

è in programma per i primi mesi del 2007..un'altra produzione marvel, tratta da un mitico fumetto: Ghost Rider di Stan Lee con una partecipazione particolare nelle file degli attori, infatti il protagonista è il grande attore Nicholas Cage.
anche in questo caso non si è badato a spese per effetti grafici e potete darci un' occhiata in rete perchè c'è il trailer che gira...
BELLA REGAZ!!!!eheheh!!aspetto i vostri commenti ma sopratutto i vostri insulti..!!!
BOLLETTINO DEL TEMPO DI SANREMOCITY
fotolog rulez
regaz..andate a vedervelo assolutamente..gente che smascella, occhi strippati e teknoraver svenuti in giro..fatevi due risate e non imitateli!!!
BOLLETTINO DEL TEMPO DI SANREMOCITY
mercoledì, settembre 13, 2006
giorni allegri
dalGHETTOconilGHETTOperilGHETTO

altro che straight from the ghetto
questa merda pulsa -straight from the retto
disco consigliato del giorno:NO TURNING BACK_RISE FROM THE ASHES
can't stop tha brothahood!
storie del ghetto
finalmente

dopo una travagliata oretta di bestemmie..ce lo fatta
quindi brindiamo
..merdinculo che serata alcoolica