martedì, gennaio 29, 2008

Evvai

La proprietà delle ricchezze, secondo l'insegnamento evangelico, non è un diritto assoluto. Lo ricorda il Papa nel messaggio per la Quaresima, che riafferma come la ridistribuzione delle risorse sia un dovere morale sia al livello degli Stati, sia nella vita di ciascuno, attraverso l'elemosina. "Non siamo proprietari - scrive Benedetto XVI - bensì amministratori dei beni che possediamo: essi quindi non vanno considerati come esclusiva proprietà, ma come mezzi attraverso i quali il Signore chiama ciascuno di noi a farsi tramite della sua provvidenza verso il prossimo".

In proposito, il Pontefice cita il Catechismo della Chiesa Cattolica, secondo il quale "i beni materiali rivestono una valenza sociale, secondo il principio della loro destinazione universale".

"Ogni anno - spiega - la Quaresima ci offre una provvidenziale occasione per approfondire il senso e il valore del nostro essere cristiani, e ci stimola a riscoprire la misericordia di Dio perché diventiamo, a nostra volta, più misericordiosi verso i fratelli". E la Chiesa "si preoccupa di proporre alcuni specifici impegni che accompagnino concretamente i fedeli in questo processo di rinnovamento interiore: essi sono la preghiera, il digiuno e l'elemosina", una pratica, quest'ultima, che rappresenta un modo concreto di venire in aiuto a chi è nel bisogno e, al tempo stesso, un esercizio ascetico per liberarsi dall'attaccamento ai beni terreni".


Amen fratello

Da repubblica.it

3 commenti:

giodri ha detto...

a voi i commenti

Anonimo ha detto...

stigrancazzi.amen fratello

Anonimo ha detto...

premettendo che non credo in Dio
e che penso sia giusta la ridistribuzione delle risorse,rimango con una riserva.
Che a dire questo sia il capo della
chiesa dall alto del suo palazzo
e della sua Santità per elezione,tra marmi pregiati e anelli di ametista,metalli preziosi,opere d'arte,dove per secoli hanno operato il loro dominio sulla nostra ignoranza
nel campo della fede e di quanto
cè di mistico nella vita.
Non è che ora , voglio fomentare una "rivolta",ma sicuramente mi auguro qualche cambiamento.
Non è mia intenzione mancare di rispetto,anzi penso che ce ne sia proprio bisogno,insieme alla compassione per queste persone,questi capi,questi vicari di Dio.
A mio parere il papa e la chiesa ,mal rappresentano la carità
di Cristo Nostro Fratello